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INFORMAZIONI POST-OPERATORIE UTILI PER COLORO CHE SI DEVONO SOTTOPORRE ALL’INTERVENTO DI CORREZIONE DELLE PATOLOGIE DELL’AVAMPIEDE CON TECNICA MINI INVASIVA PERCUTANEA

Potrà iniziare  a deambulare il giorno stesso dell’intervento indossando sempre la scarpa ortopedica consigliata anche per andare in bagno la notte: potrà essere tolta solo a letto,  ricordandosi  di appoggiare bene tutto il piede, compresa la pianta,  dando pieno appoggio sull’alluce o sulle dita operate
 Molti pazienti istintivamente tendono a “proteggere” il piede operato, spostando il peso, durante la camminata, sul margine esterno  o posteriore ( tallone) del piede.
Se il passo non viene immediatamente corretto, potrebbe verificarsi lo sviluppo di dolore ed edema da sforzo sulla parte laterale della caviglia e una certa rigidità dell’alluce e, a catena, fastidi che si potrebbero estendere al ginocchio, all’anca e alla regione lombare.
Quando salirà in macchina, per far ritorno a casa, Le consiglio di accomodarsi sul  sedile posteriore e tenere il piede e tutta la gamba sopra il sedile, appoggiando la schiena allo sportello.
L’effetto dell’anestesia potrebbe prolungarsi nel tempo, per cui è possibile che per parecchie ore Lei continui a sentire il piede “addormentato”. Questo può durare anche un giorno, per cui non si preoccupi se il giorno successivo all’intervento sentirà ancora sensazione di intorpidimento e pesantezza.
Successivamente potrebbe sentire più o meno dolore per il quale sarà sufficiente l’assunzione di paracetamolo (Efferalgan, Tachipirina) al dosaggio di 500 mg ogni 6 ore o di altro antidolorifico come segnato nel foglio di dimissione.
Ricordi che non è bene eccedere nell’uso di farmaci analgesici, ma che è altrettanto sbagliato aspettare di prenderli quando il dolore diventa forte o prenderli a dosi non adeguate.
In ogni caso è molto efficace al fine di ridurre  il dolore il sollevamento dell’arto e l’applicazione di ghiaccio  (20 minuti ogni volta)  più volte al giorno.
Tenga presente che, nonostante le piccole incisioni, Lei potrebbe vedere la medicazione sporcarsi di sangue. Non si spaventi, questo accade frequentemente e non rappresenta un problema (basta coprire con una garza pulita): la fuoriuscita di sangue cessa rapidamente e spontaneamente; metta il piede in scarico ed applichi ghiaccio per 20 minuti.
Allo stesso modo non si preoccupi se vede le dita diventare livide: questo è normale.  Le dita riprendono il loro colore normale entro poche settimane.
Non si preoccupi se nei primi giorni sente degli scricchiolii dovuti alle fratture chirurgiche: è assolutamente normale
Ricordi che il bendaggio è l’unica cosa che mantiene la correzione della deformità raggiunta chirurgicamente. Assolutamente non lo bagni o lo modifichi !!!!
Nella prima settimana  Le consiglio di camminare il meno possibile,  mantenere il più possibile il piede in elevazione (più alto del livello del cuore) e applicare il  ghiaccio  x 20 minuti  ogni ora  almeno per 5/6 volte al di.
Gradualmente aumenterà  la sua autonomia.
Durante  tutto il periodo postoperatorio potrà muoversi e camminare appoggiando il piede operato  senza osservare particolari precauzioni, se non quella di non affaticare  e sovraccaricare il piede: molto semplicemente, quando sentirà il piede pesante e/o indolenzito si metterà a riposo distendendosi con il piede sollevato ed applicherà il ghiaccio e una crema rinfrescante   .  A volte il gonfiore del piede, maggiore all’inizio, può durare anche per 6 mesi dopo l’intervento.
DURANTE LA CONVALESCENZA
Durante le quattro/sei settimane che seguiranno l’intervento, dovrà sottoporsi a periodiche medicazioni; almeno quattro/cinque.
Ribadisco che  trattandosi di bendaggi iche sostituiscono i mezzi di sintesi degli altri interventi (viti, fili placche), essi non servono soltanto per proteggere le piccolissime ferite chirurgiche, ma hanno la funzione di mantenere le ossa e i tessuti molli in posizione corretta mentre guariscono, quindi non possono pertanto essere affidate a chiunque, ma esclusivamente da un un membro dell’equipe della F.S. SURGERY.
 
Durante questo periodo, ( quando le verrà comunicato)  dovrà affittare i  CEMP  ( campi elettromagnetici pulsati) ed applicarli  x per almeno 30 giorni.
Durante tale periodo l’alluce apparirà  più divaricato di come sarà a guarigione avvenuta; si parla di “ipercorrezione post-operatoria” che scomparirà semplicemente asportando il bendaggio.
Alla fine della quinta/sesta settimana verrà rimosso l’ultimo bendaggio e non dovrà più essere utilizzata la scarpa post operatoria.
 
Successivamente  dovrà indossare per almeno un mese una calza elastica a punta aperta   modello gambaletto (140 DEN – 18 mmHg) e  un divaricatore notturno .
Dopo la rimozione dei bendaggi funzionali (30/40 giorni) dovrà calzare scarpe morbide e comode e dalla suola flessibile, possibilmente un numero più grande per non costringere il piede ancora gonfio. Sono indicate le calzature da Jogging o da passeggio in tela o in  pelle morbida e senza tacco con  punta arrotondata. Queste scarpe dovranno essere indossate per uno /due  mesi, fintanto che il piede non si “asciughi”  del tutto dall’edema post-operatorio.
Dopo potrà deambulare con scarpe normali (non a punta stretta  per almeno i primi 3 mesi).
Dopo la rimozione del bendaggio dovrà sottoporsi a sedute di fisioterapia  (rieducazione al passo-mobilizzazione attiva e passiva)
E’ fondamentale che, oltre alla fisioterapia,  lei esegua da solo/a  dei semplici esercizi di mobilizzazione dell’alluce e delle altre dita  (  attivi, passivi e coadiuvati) ; nonché  rieducazione ad una deambulazione corretta per recuperare una normale dinamica del passo.
A tal proposito La invitiamo a guardare  su youtube il video : “Esercizi pre e post operatori per l’alluce valgo e per l’alluce rigido”    http://youtu.be/tGeZFFX-0lc
Dovrà camminare con calzature comode e articolare lo schema del passo dando pieno appoggio sull’alluce operato. In altre parole dovrà essere assolutamente evitato l’atteggiamento protettivo e antalgico che induce alcuni  pazienti ad evitare di articolare l’alluce e di fargli compiere il suo lavoro di leva e spinta nella fase finale del passo.
Si osserva frequentemente,  in chi è stato operato da poche settimane, un appoggio scorretto in supinazione ( appoggio sulla parte laterale del piede) o in talismo ( appoggio sul tallone) con scarsa attivazione del tendine flessore lungo dell’alluce ( quello che flette plantarmente il dito per dare la spinta al passo).
In questi pazienti si osserva lo sviluppo di dolore ed edema da sforzo sulla parte laterale della caviglia e una certa rigidità dell’alluce per lo sviluppo di aderenze articolari.
Dovrà sottoporsi ad RX di controllo dopo il  2° e  6° mese (rx piede comparativa DP-LL in carico, proiezioni per i sesamoidi). E’ importante sapere che al primo controllo rx non ci saranno segni radiografici di consolidazione (il tessuto di guarigione non è ancora visibile alla rx)
Al termine del secondo mese è utile la prescrizione di un plantare posturale-propriocettivo  al fine di correggere le alterazioni dell’ appoggio del retro piede per evitare che un eccesso di pronazione possa generare forze anomale sulle teste metatarsali, possibile causa, sia di metatarsalgie,  sia di  recidive, che di fastidi alle articolazioni superiori (caviglia-ginocchio-anca-colonna vertebrale )
ULTERIORI INFORMAZIONI
  • GUIDA DELLA AUTO , MOTO O  ALTRI MEZZI:
  • LA GUIDA DI TALI MEZZI  SARÀ CONSENTITA DOPO 2-3 MESI DALL’INTERVENTO.

  • RITORNO AL LAVORO
Se svolge un lavoro pesante, che comporta la posizione  di molte ore in piedi,  potrà riprenderlo dopo circa 2 – 3 mesi. Un lavoro da scrivania invece sarà consentito prima.
  • SPORT ACQUATICI
  • Il nuoto  ed altri sport in acqua  sono consigliati  anche subito dopo la rimozione dell’ultimo bendaggio.
  • ATTIVITÀ SPORTIVA IN PALESTRA
  • É consentita dopo 2 mesi, con moderazione, purché  non comporti  salti e corsa. Il ritorno alle normali attività  sportive è consentito  dopo circa 4 – 6 mesi.

COMUNICAZIONI IMPORTATANTI DA RIBADIRE:

La chirurgia percutanea del piede non deve essere fatta per motivi estetici.  L’intervento non ha finalità estetiche ma funzionali (miglioramento dolore).
Le recidive possono arrivare al 20%
Dopo l’intervento potrebbero verificarsi disagi per un tempo variabile da 8 a 24 settimane: edema, gonfiore, dolore, difficoltà a calzare scarpe abituali, impossibilità di usare tacchi
Il tempo per la guarigione completa può arrivare a 6 mesi.
La chirurgia percutanea è una chirurgia in sottrazione (l’alluce o il dito operato risulterà più corto del controlaterale)
La chirurgia percutanea del dito a martello comporta la perdita della prensilità del dito operato ( rigidità dell’articolazione interfalangea prossimale)
La chirurgia dell’avampiede  non risolve la causa della deformità ma solo il suo effetto.
La percentuale di successo è circa l’85% (15% ipo-ipercorrezione, rigidità articolare)